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Che succede dopo l'E3? |
scritto da pinko il lun, 26 mag 2003 @ 17:29 |
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Affermare che ci troviamo in un periodo povero di notizie non sarebbe solo un eufemismo ma una panzana colossale. A concorrere come cause di questo deficit informativo sicuramente sono il dopo E3 e l'ormai cronica crisi di grandi mosse da parte dei giganti del mercato. Le promesse di fusione, ripresa del mercato Coin Op e innovazione tanto sbandierate mesi fa, sia in Giappone che in occidente, si sono risolte in un E3 privo di sorprese e in un periodo di calma piatta ricco solo di poco promettenti seguiti e licenze cinematografiche come lo scadente Terminator 3 e il valido ma tutt'altro che sorprendente Hulk; poche le eccezioni già tutte stradiscusse e sezionate nei vari forum tra cui il sorprendente Half Life 2, vincitore della manifestazione anche in forza dei milioni di Half Life e Counterstrike dipendenti sparsi nel globo.
Come se non bastasse i titoli di punta attesi su GameCube e XBox non hanno ancora date precise e del salvifico Mario 128 non s'è vista nemmeno l'ombra; unico conforto la sicurezza di un'uscita natalizia per molti dei titoli sbandierati da Microsoft e Nintendo, ma da qui a Natale mancano sette mesi pieni.
Persino i nuovi titoli SEGA come Billy Hatcher and the Giant Egg, Sonic Battle, Sonic Heroes e Phantasy Star Online III, tenuti sott'occhio con preoccupata speranza dai fans, sono posti in un vago periodo che va da fine 2003 a inizio 2004 (praticamente da ottobre a marzo). Le uniche speranze giacciono negli show autunnali privati per ogni piattaforma e nell'ECTS londinese dove, forse, avremo un reale confronto tra tutte le meraviglie svelate poco e malamente durante questo E3. Insomma i filmati vanno bene ma ormai i videogiocatori desiderano verificare al più presto la validità di un titolo, complici di questo molti titoli attesi e poi deludenti che vanno dai seguiti per PS2 e Game Cube a titoli che avrebbero dovuto essere punti di forza della lineup Microsoft per XBox. Quel che è certo è che un assaggio seguito da mesi di attesa, pur destinandoci a sconsolate ricerche e al senso di insoddisfazione dovuto alle passate delusioni, aumentano a dismisura l'hype alzando le vendite al momento del lancio del prodotto. E se a queste manovre seguissero altri titoli promettenti ma trascurati o altre ingannevoli chimere? Basterà a quel punto l'hype a mantenere in vita questo mercato così massiccio eppure fragile?
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