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INTRO
Nei meandri del tempo, in buie camerette popolate da computers preistorici, molti rappresentanti evoluti della razza umana
tentarono di giocare al gioco di ruolo "definitivo": Daggerfall. Ma Daggerfall seppur grande nell'idea precorse troppo i tempi e deluse
quei poveri e speranzosi giovani che si dovettero accontentare della sensazione di libertà e di compilare liste infinite di bugs. Oggi, per tutti ma soprattutto per
chi attinse dal proprio portafogli per acquistare Daggerfall, ecco Morrowind, seguito, terzo capitolo della saga di Elder Scroll e meraviglia grafica del momento.
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Il Silt Strider ovvero il mezzo più comodo per chi non sopporta i maghi |
Non vado a fondo con 30 kili d'armatura però l'effetto trasparenza del fondale me lo fa dimenticare in fretta |
sput sput, cough cough...... |
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COMBATTIMENTO E SPELLCASTING
Il combattimento è semplice, una volta estratta l'arma dal fodero esistono solo tre mosse: fendente, accettata e un colpo dato dalle spalle a scendere, è comunque possibile caricare maggiormente ogni colpo per provocare più danni al nemico anche se sbagliare mira si tradurrà in una maggiore perdita di tempo.
Per lanciare un incantesimo sarà necessario assumere la posizione da spellcaster e selezionare la magia che volete utilizzare da tastiera o nel menu che appare cliccando il tasto destro del mouse (il gioco entra in pausa automatica).
Finalmente i tanto acclamati sistemi di creazione di classi ed incantesimi, che erano presenti ma davvero poco funzionanti in Daggerfall, tornano a nuova vita in Morrowind e, incredibilmente, funzionano anche se sono necessarie pratica e attenzione per ottenere risultati efficaci
ed equilibrati al pari delle scelte preesistenti.
Oltre agli usuali incantesimi dedicati alla distruzione del bersaglio, all'ammaliamento e al potenziamento svettano per utilità quelli dedicati al movimento che permettono al mago di essere incredibilmente più rapido del guerriero nell'esplorare la mappa. Il più divertente e spesso utile per fuggire a mio avviso è sicuramente il WaterWalk che ci permette di andare a zonzo sull'acqua proprio come il celebre protagonista della Bibbia.
IL MONDO
L'architettura, grazie anche alla potenza del motore grafico, è impressionante e dà vita a città e luoghi al limite dell'immaginazione. Enormi quartieri che emergono dalle acque, ponti sospesi, case di legno e ville immense, grotte da pirata e caverne gigantesche.
Sarà compito vostro poi trovare valichi, guadi e zone praticabili, cosa facile per un mago dotato di una buona varietà di incantesimi e arduo per un guerriero che deve far fede solo sulle proprie gambe
e sulla propria abilità natatoria. Incontrerete poi avamposti fortificati, piantagioni, campi d'addestramento, città decadute, dedali di rovine, porti e chi più ne ha più ne metta e l'esperienza visiva sarà ogni volta diversa e sorprendente. GLi effetti atmosferici ci sono tutti e svolgono un ruolo fondamentale nel ricreare un'atmosfera selvaggia ed avventurosa. La pioggia nell'acqua, per esempio, da i brividi tanto risulta realistica. Assisterete poi a travolgenti tramonti, sarete avvolti da nebbie impenetrabili e travolti da tempeste di sabbia che costringeranno il vostro personaggio a coprirsi gli occhi e a rallentare il passo. Un plauso alla trovata dei Silt Srider, insettoni addestrati che funzionano alla stregua di un taxi.
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Le gocce di pioggia producono un'infinità di cerchietti concentrici nell'acqua, ma il fulcro dell'immagine è quella porticina la in fondo che non avrei mai trovato se non avessi voluto catturare questo screenshot |
Le "mucche" di Morrowind |
Quello grosso e corrazzato è il "toro" di Morrowind, è la prima volta che sono interessato alla riproduzione tra esseri sconosciuti |
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IL GIOCO
La creazione del personaggio è quanto di più facile. Come nella tradizione di alcune saghe nipponiche il nostro personaggio nascerà dalle domande che ci verranno poste dai primi personaggi che incontreremo. Il primo incontro ha luogo nella stiva di una nave e qua ovviamente ci verrà chiesto il nome, dopodichè via via procedendo dall'imbarco fino all'ingresso in Morrowind daremo risposta alle altre domande fino a dare vita al personaggio. Per la generazione della classe è possibile effettuare un quiz in puro stile GDR propostoci dall'addetto locale al rilascio dei documenti.
Le decine di quests ed un filo conduttore unico, la possibilità di spostarsi a piacimento per il mondo, mostri d'ogni sorta, una valanga di incantesimi, ventuno classi ed ambienti fantasy che più fantasy non si può fanno di Morrowind una vera pacchia per i giocatori di ruolo. Non è strano che la Bethesda punti a ricevere il premio per miglior GDR dell'anno e per quanto ho potuto vedere, in quanto a spessore e dettagli, solo la modalità single player di Neverwinter Nights può competere nella corsa al titolo. La longevità, vista l'immensità della mappa ed il numero di locazioni, è fuori scala sia per il quester appassionato, sia per l'esplorare incallito, sia per chi ha deciso di imbarcarsi nella carriera criminale; attenti però, di guardie ne è pieno il mondo e sono poco avvezze allo scherzo.
LA GRAFICA
L'aspetto grafico strabilia e coinvolge grazie ad una serie di veri e propri tocchi di classe. Impossibile non parlare dell'acqua che, come ho già anticipato, raggiunge un livello di realismo
incredibile, se poi decidete di farci un giretto in mezzo per creare qualche ondina o volete aspettare che piova allora preparate un sacchetto per la vostra mascella. Dovendo trovare un difetto probabilmente indicherei i modelli degli umani (redguard et simili compresi) che risultano un pò troppo spigolosi rispetto
al contorno e qualche animazione, soprattutto per quanto riguarda i mostri volanti, un pò "fasulla" ma non stona più di tanto ne determina particolare fastidio visivo. Gli incantesimi se la cavano egregiamente anche se in certi casi
risultano un pò poveri di effetti. Globalmente Morrowind è un vero e proprio capolavoro visivo talmente ben studiato da far passare in secondo piano qualche difetto dovuto probabilmente alla vastità dell'opera.
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L'arena di Vivee nella quale non sono ancora riuscito a combattere |
Un'altra gita al mare rovinata, proprio oggi che mi ero portato le uova di rettiloide sode |
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IL SONORO
Finalmente sono spariti muggiti, mugolii e versi impropri tanto contestati dai giocatori di Daggerfall. Sono invece decuplicati sia per numero che qualità sonori ambientali, tuoni ed il lamento dei Silt Strider. Ogni cosa anche in questo caso è votata a migliorare l'atmosfera quindi potete immaginare la cura impiegata per creare una colonna sonora all'altezza. Ed è proprio la musica il punto forte del sonoro di Morrowind poichè unisce con successo sinfonia e fantasy rievocando atmosfere conosciute ed apprezzate dagli appassionati del genere. Una mossa senza dubbio vincente che aggiunge ulteriore spessore al titolo.
INFINE
Morrowind è una manna dal cielo per i giocatori di ruolo ed un regalo per chi ha sempre contestato la corsa al gioco online, certo gustarlo a pieno richiede un computer saetta ma è anche la scusa che molti giocatori incalliti aspettavano per aggiornare il proprio hardware. L'uscita italiana è ancora lontana ma se non siete pratici con l'inglese e volete gustarvi a pieno la trama il mio consiglio è ovviamente di stringere i denti ed aspettarla. Tutti gli altri preparino un vaglia, cerchino un negozio rifornito o estraggano la carta di credito poichè la grande divinità del gioco di ruolo potrebbe innervosirsi per la mancanza.
PRO
Grafica incredibile
Profondità impareggiabile
Estremamente longevo e customizzabile grazie all'editor
CONTRO
Incredibilmente esoso in termini di risorse hardware
Qualche bug di troppo
PinkO
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