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Soul Reaver 2
Soul Reaver 2

 

Un pò di Storia

Soul Reaver 2, a dispetto di quanto si possa immaginare, è in realtà il terzo capitolo di una trilogia, chiamata appunto Legacy Of Kain.

Il primo gioco della serie, un discreto GDR uscito nel 1996, vi permetteva di calarvi nei panni di un certo Kain, un giovane nobile che una sera venne assassinato da alcuni misteriosi sicari. Niente di particolarmente eccezionale, se non fosse per il fatto che Kain ricevette una seconda opportunità, che all'inizio era solo una chance per vendicarsi dei suoi assassini. L'evolversi degli eventi portò Kain ben oltre, mettendogli nelle mani l'intera terra di Nosgoth, il mondo fantasy in cui è ambientata l'intera saga. Al momento della sua resurrezione, in realtà Kain ebbe due possibilità di scelta: la vita eterna, dannando per sempre Nosgoth e trasformandosi in un vampiro, oppure sacrificarsi e salvare Nosgoth. Ovviamente, Kain scelse la prima ipotesi. Un vampiro era un essere dai poteri troppo tremendi per essere contrastato dagli uomini mortali. Grazie anche al potere della Mietitrice d'Anime (nome italiano della Soul Reaver), una spada leggendaria, egli sconfisse Sir William il Giusto, un paladino dell'ordine dei Sarafan. 

Riportando alla vita i Sarafan, Kain creò un esercito di vampiri pronti ad obbedire a ogni suo comando, letale ed efficiente, che gli consentì di mantenere il dominio sull'intero reame. Tra questi, vi era anche Raziel, uno tra i più nobili e valorosi. Come gli altri, egli non poteva ricordare il suo passato glorioso di Sarafan, pensando invece di essere una creazione del suo stesso padrone. Ma Raziel era diverso dagli altri, aveva in se un potere immenso, tanto grande da suscitare l'invidia, e la paura, nel cuore di Kain. In ogni caso, Kain non aveva alcuna intenzione di privarsi del suo migliore Luogotenente, finché un giorno (e qui inizia Soul Reaver, il primo) non passò per la testa di Raziel la sacrilega idea di superare il suo padrone, facendosi crescere un bel paio di ali. Infuriato, Kain lo gettò nell'Abisso di Nosgoth, credendo di ucciderlo. Ma, come era successo in passato allo stesso Kain, anche Raziel ricevette l'opportunità di tornare e vendicarsi. Il suo "benefattore" fu l'Anziano, una creatura gigantesca dall'aspetto di una enorme piovra. Il corpo di Raziel mutò radicalmente, divenendo esile, orribile, uno sbiadito ricordo di ciò che era in passato. L'obiettivo di Raziel era quello di liberare Nosgoth dalla tirannia di Kain e dei suoi luogotenenti vampiri. Raziel ricevette per questo dei poteri che gli consentirono di fare strage dei suoi antichi fratelli, di ritrovare la leggendaria Mietitrice d'Anime nella sua forma eterea, di scoprire le sue origini Sarafan, di arrivare al faccia a faccia finale col terribile Kain....

La trama

Questo era il background essenziale dei primi due episodi. Scoprirete in questo Soul Reaver 2 che questa trama all'apparenza abbastanza semplice nasconde in realtà dei risvolti inaspettati, e che dietro di essa si celano personaggi misteriosi e dalle motivazioni tutt'altro che nobili...

Ma andiamo con ordine. Il finale di Soul Reaver non poteva definirsi tale: venivamo lasciati col fiato sospeso, in una stanza con un macchinario capace di controllare il tempo, mentre si svolgeva l'incontro tra voi, Raziel, e Kain. Ebbene, Soul Reaver 2 parte proprio da qui, con una lunghissima e appassionante introduzione. I due vampiri discutono, Raziel sa di essere più forte e lo lascia intendere, cerca la lotta, Kain si libera dalla sua presa e fugge, attraverso un portale temporale, nel passato di Nosgoth. Raziel non perde tempo e lo imita. Si trova nel vecchio tempio dei Sarafan, al cospetto di Moebius, un Guardiano del tempo già incontrato in precedenza. Da lui Raziel apprende di trovarsi in un'epoca in cui i vampiri vengono sterminati senza pietà dai Sarafan, e Kain non ha ancora fatto la sua comparsa nel mondo. Raziel parte così alla ricerca di Kain.

Qui termina l'introduzione. Non vi rovinerò oltre la sorpresa, visto che questa trama si rivela senz'altro appassionante se scoperta lentamente, giocandola.

Il gioco

Come per il primo episodio, stiamo parlando di un arcade in terza persona. Prima di tutto, dovete sapere che Raziel possiede alcune abilità fondamentali, prime fa tutte la capacità (in realtà si tratta di un obbligo impostogli dal suo stato di non morto) di "nutrirsi" delle anime dei nemici abbattuti, ricaricando la proprio energia, e quella di poter passare dal mondo reale a quello spirituale a volontà. Questa abilità si rivela fondamentale per andare avanti in certi punti del gioco, quando tutte le vie sembrano bloccate.

I combattimenti, che descriverò  dettagliatamente più avanti, sono parte fondamentale del gioco. Molto spesso, per accedere ad altre aree o per aprire dei cancelli dovrete obbligatoriamente sconfiggere dei nemici. Non crediate comunque che si tratta solo di fare a pugni, nel gioco è presente una buona quantità di enigmi, comunque quasi sempre molto semplici e facilmente superabili. In questo episodio, i vostri nemici principali saranno esseri umani. Avrete l'opportunità, una volta abbattuti, di prendere le loro armi. Queste armi però mi ricordano molto le lamette gilette, intendo dire che sono "usa-e-getta"; infatti, l'unica vera arma di Raziel è la Mietitrice d'Anime, che sin dall'inizio del gioco non sarà più in simbiosi col protagonista, bensì diverrà padrona di esso, capace cioè di contrDistruzioneollare le sue azioni. Ovviamente, questo avviene soltanto in alcune delle clip filmate predefinite, realizzate con lo stesso motore del gioco. La Mietitrice è tremendamente potente, ma esiste uno scotto da pagare: la spada assorbirà le anime dei nemici, rubandole a voi, e se utilizzata per troppo tempo consumerà la vostra energia. In questo episodio, scoprirete che la Mietitrice è ben più di una spada leggendaria.... vi servirà anche per aprire alcune porte sigillate, riconoscibili dai bassorilievi ivi presenti che raffigurano la spada stessa. Per aprire alcune di queste porte, è necessario "caricare" la Soul Reaver di particolari poteri elementali, ma lasciate che mi spieghi meglio. Nel gioco, troverete spesso dei tempietti all'apparenza di utilità prettamente estetica, ma in realtà, una volta assorbiti alcuni poteri elementali procedendo nell'avventura, sbloccherete questi tempietti che serviranno proprio per ricaricarla di quel potere. Ad esempio, se avete caricato il potere delle Tenebre e avete bisogno di quello della Luce, dovrete trovare (tranquilli, ci sono praticamente in ogni locazione) un tempietto della Luce e usarvi la spada. Semplice, no?

Avevo già accennato ai combattimenti. Effettivamente, essi ricoprono parte fondamentale. Vi troverete spesso accerchiati da nemici, e dovrete districarvi tra un buon numero di tasti. Fondamentale è la possibilità, con l'apposito tasto, di puntare un nemico e girargli attorno coi tasti direzionali. Esistono inoltre due tipi di attacchi, la possibilità di pararsi, di saltare e di scansare i nemici, potrete decapitarli o impalarli, e ovviamente ogni arma ha attacchi differenti. L'IA dei nemici è come al solito non eccelsa, nella maggior parte dei casi essi cercano l'attacco più potente e lento, che vi basterà evitare per poi colpire a vostra volta. C'è da dire che i mostri respawnano, cioè quando tornate in aree già visitate troverete di nuovo i mostri già uccisi, e questo non è molto bello, anche se a volte può essere utile ucciderli per ricaricarsi l'energia. In ogni caso, non poche volte mi sono ritrovato a cercare dribbling maradoniani in mezzo ai nemici.

Tutto il gioco si svolge in una ambientazione gotica molto suggestiva, con architetture spesso molto imponenti, e grandi spazi aperti, contribuendo a calarvi in una straordinaria atmosfera medioevale.

Purtroppo, la linearità di Soul Reaver 2 ha del disarmante: avrete sempre un'unica possibilità di esplorare e andare avanti, un'unica strada da percorrere, e quando andare avanti è impossibile, bisognerà tornare indietro in locazioni già vistate. Peccato, perché il mondo di Nosgoth è molto suggestivo e ben caratterizzato, e l'opportunità di esplorarlo più liberamente sarebbe stata interessante. Inoltre, la longevità non è eccezionale: io l'ho portato a termine in una decina di ore.

Grafica & Sonoro

La grafica si attesta sugli standard richiesti attualmente. Migliaia di poligoni in ogni ambientazione di gioco, buona fluidità, possibilità di attivare FSAA e buffer bilineare e trilineare. In alcuni casi, gli oggetti finiscono in mezzo alle pareti, ma è comunque una eventualità rara. Le animazioni sono sempre ottime, le sequenze filmate sono tra le più belle che io abbia mai visto (e ne ho viste tante), però in alcuni casi c'è un effetto fogging abbastanza fastidioso (nelle locazioni più profonde) e il gioco scatta vistosamente in alcuni momenti (prevalentemente in presenza di cascate). Ho testato Soul Reaver 2 sul mio Athlon XP 1700 @ 2000 512 ram e Geforce 2 Gts, con settaggi grafici massimi, e in tutte gli altri momenti di gioco eccetto quelli sopra citati la fluidità ovviamente era eccellente.

Per quanto riguarda il sonoro, io ho testato la versione completamente tradotta in italiano, parlato compreso, e devo dire che le voci dei personaggi principali sono assolutamente azzeccate (una volta tanto) anche se il labiale non sempre è sincronizzato. Le musiche cambiano a seconda della situazione di gioco e sono assolutamente evocative e adatte, a mio parere.

Pro
  • Trama memorabile e ambientazione fantastica
  • Combattimenti interessanti
  • Grande grafica e sonoro
  • Giocabilità eccellente
  • Completa traduzione in italiano
  • Contro
  • Longevità. è troppo breve
  • Linearità
  • Respawn dei mostri
  • Forse è troppo facile

  • [Recensito da Kagarot]