Tipologia: Shooter in soggettiva
Team di sviluppo: Action Forms
Data di distribuzione: Q2 2002
PREMESSA
Anno 1887. Sull'isola di Noble, un'isola vulcanica deserta nel Pacifico, ad ovest dell'Ecuador, un uomo agisce nel mistero. Costui, conosciuto nei circoli scientifici per la sua straordinaria immaginazione e l'animosità dei suoi discorsi, a causa dei suoi ambiziosi e orribili esperimenti sugli animali, fu esiliato dalla madrepatria Inghilterra. Lontano dal mondo, prosegue i suoi studi su quest'isola.
Il suo nome è Dr. Moreau, e la sua ricerca è atta a creare nuove forme di esseri viventi, manipolando il codice genetico degli animali, alterandoli nell'aspetto e nell'intelligenza, rendendoli simili all'uomo ma molto, molto più feroci e pericolosi. Dopo alcuni anni di duro lavoro, i risultati iniziano a vedersi, e l'utopica comunità perfetta che il dottore cercava di creare, iniziava ad assumere consistenza. In casi di questo genere la natura prima o poi si ribella, e l'ultima creatura del Dr. Moreau è anche artefice della sua morte.
Nel 1891 la H.M.S. Scorpion giunge sull'isola. Una parte dei suoi marinai perlustra il territorio, ma non viene trovato nulla di vivente, ad eccezione di alcune falene bianche, conigli,maiali e un particolare tipo di ratti. Qualche tempo dopo alcuni giornali anglosassoni affermarono che sull'isola erano state trovate delle cose di cui non si era parlato, ma la notizia fece intervenire immediatamente il dipartimento militare, che insabbiò la faccenda, facendola passare per una voce di corridoio infondata.
Ma le cose non stavano così.
Anno 1987, cento anni più tardi. Per qualche strano motivo siete spediti sull'isola in cerca di chissà quale verità, e la fortuna sembra dimenticarsi di voi fin dall'inizio (tipico in giochi di questo genere), quando una terribile tempesta vi costringe al riparo in una scialuppa di salvataggio con la quale raggiungete Noble.
Siete soli.
IL PRIMO IMPATTO
Nella demo inviataci dal team di sviluppo era giocabile esclusivamente il livello dell'arrivo sull'isola e quello della tempesta, più che altro un livello-pilota in cui entrerete in contatto col senso angosciante che Vivisector: Creatures of Dr. Moreau vuole imprimere fin dal principio. La realizzazione della tempesta è davvero molto realistica, la vostra nave è assolutamente in preda ai violenti getti d'acqua, tanto che se soffrite di mal di mare vi conviene affrontare questo livello a stomaco vuoto (non sto scherzando). Dopo una breve perlustrazione, attiverete il sistema di emergenza e vi allontanerete (velocemente perchè a furia di imbarcare acqua state affondando) sulla scialuppa di salvataggio.
Appena giungete sull'isola, vedete un fascio di luce verde in lontananza. Seguendolo arrivate al corpo in decomposizione di un essere umano, con una strana bestia che sta divorando, pezzo dopo pezzo, gli ultimi resti di quello che un tempo era un essere vivente. Per fortuna, vostra dato che siete disarmati, vedendovi arrivare questa bestiola si allontana, permettendovi di avvicinarvi al cadavere e prenderne l'equipaggiamento: un coltello, una pistola e una mappa dell'isola. La luce verde parte da una specie di altorilievo situato sul terreno, che noteremo in seguito trattarsi di un save point in grado di darvi munizioni ed energia vitale ogni volta che ne troverete uno.
Sulla mappa in vostra dotazione questi monoliti sono segnalati con un pallino verde lampeggiante, ed è ovvio che dovrete attivarli tutti, uno dopo l'altro, per poter proseguire il livello.
IL GIOCO
Come spiegato sopra, la mappa che vi terrà impegnati per tutta la durata del gioco è l'intera isole di Noble. Volendo dare sia una sensazione di libertà di movimento e di vastità di spazi, sia una struttura a livelli, l'isola è stata divisa in 12 sezioni più o meno quadrate, una per livello, che rispecchia un pò la struttura dell'Inferno Dantesco: man mano che vi addentrerete nel cuore dell'isola, maggiori saranno i pericoli, e più saranno agguerrite le bestie che verranno a darvi il "benvenuto". Questa suddivisione trova spiegazione nei cento anni che hanno separato l'inizio degli esperimenti dal vostro arrivo sull'isola. Dalla morte del Dr. Moreau, molti altri scienziati pazzi si sono avvicendati nel proseguirne gli studi (e altrettanti mi sa che ci hanno lasciato le penne), e man mano che creavano bestie sempre più intelligenti erano costretti a rintanarsi nel cuore dell'isola, in quanto erano soggetti a sempre maggiori attacchi delle loro stesse creazioni. Il baluardo tra voi e la vittoria è la "Casa del Dolore", fortezza situata all'altro capo dell'isola (il dodicesimo livello), su una montagna pressochè inaccessibile dove, grazie all'ausilio degli ultimi ritrovati della cybernetica, le bestie che ora la occupano sono davvero mostruose.
Durante il gioco vengono collezionati dei punti, in seguito a varie azioni, tra cui l'esplorazione e lo smembramento delle creature uccise. Raggiunto un numero sufficiente di punti, apparirà una finestra di upgrade, tramite la quale potrete aumentare la potenza delle vostre armi o affinare alcune abilità, quali velocità, resistenza fisica e livello di salute. Se pensate che Vivisector sia solo sparacchiare a destra o sinistra, beh vi sbagliate. La forte componente esplorativa è marcata fin dall'inizio, quando mentre vagate "tranquilli" per le lande verdi di Noble, vedete un aereo che si schianta su una montagna poco distante da voi. E' scontato dire che sarà vostro obbligo morale (oltre alle armi e munizioni che potete trovare) recarvi sul luogo dell'incidente per scovare eventuali superstiti.
LA GRAFICA
Vivisector non si avvale di licenze altrui, quanto di un motore grafico completamente proprio, l'AtmosFear.
La demo permetteva di scegliere sia la modalità OpenGL che Direct3D, e alla risoluzione di 1024X768 il dettaglio è davvero molto alto.
Gli ambienti sono dettagliati molto bene, tanto che vi sembrerà di essere in una di quelle distese verdi proprie dei paesi Sud Americani. Purtroppo lo stesso non si può dire dei mostri, che, almeno per ora, sono caratterizzati in maniera alquanto approssimativa; nulla di male comunque, di tempo a disposizione per ottenere grandi risultati ce n'è parecchio.
LA TECNICA
Per ora è possibile analizzare solo l'aspetto dell'Intelligenza Artificiale delle bestie presenti in Vivisector. Devo ammettere che sono rimasto davvero sbalordito: pensavo di trovarmi di fronte ai soliti nemici che ti attaccano linearmente finchè non stramazzano al suolo. Invece non è così, e questo è l'aspetto che può colpire di più in questo gioco, e che sicuramente lo distingue dalla stragrande maggioranza degli shooter tutt'ora disponibili sul mercato: le creature si organizzano in gruppi, vi attaccano quando meno ve l'aspettate e soprattutto dove meno ve l'aspettate; e se vengono ferite gravemente (o eliminate il capo branco) le vedrete fuggire in cerca di riparo (magari per poi attaccarvi successivamente).
CONCLUSIONE
Considerando che tra qualche tempo dovrebbe uscire una demo giocabile aperta al pubblico, avrete modo anche voi di farvi un'idea su questo gioco. Per quanto mi riguarda è sicuramente un titolo che farà parlare molto di sè, sia a livello innovativo che a livello di godibilità.
Per ulteriori informazioni vi rimando al sito ufficiale.

Goliath