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Stronghold




In un'epoca molto lontana uscì un titolo, all'epoca di nicchia, chiamato Castles. Il gioco appariva come un tranquillo gestionale, relativo all'epoca medievale, dove noi, sovrani indiscussi di un grosso territorio, ci trovavamo impegnati nella costruzione di una fortezza e nel mantenimento di buoni rapporti con i vicini spesso scontrosi. Timidi accenni di battaglie strategiche (probabilmente le prime in un ambiente isometrico) si alternavano a lettere ed eventi creando un'atmosfera unica, dove non era il combattimento a primeggiare bensì il concetto di giocare liberamente. Qualche anno dopo, quando il PC era considerato l'unico strumento per giocare a strategici e simulazioni, giunse Fields Of Glory, che, apparentemente, non centra nulla con l'epoca medievale considerando l'ambientazione ottocentesca. Ebbene è lo stile di gioco ad interessarci vista la semplicità delle battaglie e la maggiore importanza conferita all'aspetto tattico pre-combattimenti e meno sull'azione frenetica tipica di titoli come Dark Reign. Miscelando questi due titoli si ottiene Stronghold, tenendo ben chiaro in mente che l'aspetto gestionale è quanto i più complesso ed allo stesso tempo user friendly mai incontrato. Il ritorno ai titoli "tranquilli", dove anche il single player preso alla leggera tiene incatenati al PC per ore, si è rivelato un grosso colpo di genio dei FireFly studios che stanno riscontrando un volume di vendita eccezionale.



Dopo l'obbligata introduzione andiamo ad esaminare Stronghold nel dettaglio:

Presentazione: Manuale ricco sebbene inferiore ai vecchi malloppi contenuti nelle scatole di cartone. Full motion di buona qualità (le espressioni dei personaggi ricordano molto Diablo 2) e una presentazione ironica che ci introduce al duro mondo di Stronghold. Già dal filmato di testa si intuisce l'importanza, nel gioco, dei cittadini.

Partita militare standard: Dopo aver piazzato la struttura principale sulla collina più alta, inizierà la vostra corsa ai rifornimenti utilizzando i cittadini a voi fedeli. Iniziando dai taglialegna, per arrivare infine alla coltivazione intensiva attraverserete i diversi stadi della civilizzazione dell'anno 1000 d.C., i quali comprendono: caccia, raccolta di materiali vari, gestione delle risorse disponibili e, ovviamente, la difesa da eventuali minacce esterne. La gestione delle risorse interviene direttamente sulle vostre possibilità espansive, e non solo in termini di materiali in quanto avrete mano d'opera disponibile solo se i vostri cittadini saranno soddisfatti del vostro operato. Incrementando o diminuendo tasse e razioni di cibo potrete incrementare la forza lavoro e, di conseguenza, la velocità di espansione delle vostre strutture. Una volta raggiunta l'espansione massima l'obbiettivo sarà debellare il nemico.

Campagna militare: Una serie i partite standard caratterizzate da unf ilo storico, da elementi differenti e da un livello tecnologico via via più elevato. In questo caso Stronghold si avvicina a Age Of Empires il quale però, grazie alle diverse culture, a campagne incredibilmente accurate e al gameplay preciso e competitivo, vince incondizionatamente.

Campagna Economica: E' questo l'aspetto che più si avvicina a Castles. Sarete infatti costretti a tenere sotto controllo le risorse ed il denaro in ogni momento, sapendo che ogni errore vi può costare caro. E' contemplata anche la possibilità di giocare singole partite economiche.

Costruzione libera libera: I vostri obiettivi saranno solo costruzione, espansione ed allenamento e non avrete di che preoccuparvi per quanto riguarda eventuali nemici. Questa modalità può essere affrontata come una sfida contro il tempo o semplicemente un simulatore di fortezza. Una volta raggiunta l'espansione massima, oltre alla gestione delle risorse e dei divertimenti destinati ai sudditi, potrete soffermarvi a osservare la vita nel castello che comprende: paesani ubriachi, bambini che giocano e persino un giullare.

Assedio e Difesa: Una dozzina di mappe da affrontare singolarmente e a scelta ci permettono di difendere ed assediare storiche fortezze ricostruite accuratamente. Dovremo quindi considerare il punto di avvicinamento, il posizionamento degli arceri e la difesa degli strumenti d'assedio. E' questa la modalità che porta alla ribalta una classe non sempre utile in Stronghol: il geniere. Il geniere si occupa apunto della costruzione sul campo degli strumenti d'assedio, senza i quali l'obbiettivo iviene irraggiungibile. In questa modalità Stronghold si avvicina molto a Fields Of Glory.

Editor: Grazie alla semplicissima interfaccia potrete costruire fortezze personalizzate per poi affrontarle nelle missioni singole. Se il vostro castello preferito non è incluso nelle mappe inculse nel titolo, datevi da fare e costruitelo :).


Considerazioni sul gioco

Stronghold, come abbiamo visto, prende spunto da una schiera di punti fermi nell'evoluzione strategica, senza però soffermarsi su nessuno in particolare. Non è un titolo per puristi, infatti i suoi punti forti stanno proprio nella possibilità di trasformarsi in un pacifico Theme Park e nella sfida offerta dall'assedio e dalla difesa di fortezze che hanno avuto un importante ruolo nella storia. Graficamente presenta una gamma di animazioni incredibile ma non brilla per la definizione. Apprezzabile la possibilità di "cancellare" temporaneamente le strutture e le colline per osservare la zona coperta da esse. Inoltre, come in Commandos 2, potremo osservare la mappa da 4 angolazioni differenti nonostante lo zoom non sia evoluto come quello messo a punto dai Pyro Studios. In definitiva se cercate un gestionale vecchio stile o un passatempo per le serate invernali Stronghold è un titolo fortemente consigliato. Se invece il vostro obiettivo è diventare un pro-gamer della categoria RTS, continuate a giocare ad Age Of Empires 2 e Starcraft.